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Cesi e Sant’Erasmo: viaggio nella natura a Terni

Immersi, nuovamente, nella storia e nella natura, nella Manchester italiana.

La primavera è arrivata, la temperatura è più mite e la voglia di ricominciare a godere delle bellezze offerte dalla natura che ci circonda, cresce in modo prorompente in ognuno di noi.

Tendenzialmente poi, quando arriva la domenica, il desiderio di non rimanere chiusi tra le mura domestiche, assume la condizione di “life motive” per la maggior parte delle persone che, nel week end, non lavorano.

Nelle zone circostanti, il territorio ternano offre molteplici soluzioni, dai pianeggianti “prati di Stroncone”, alle spiagge in riva al Lago di Piediluco, fino alle varie location della Valnerina e lungo il fiume Nera… con la mia famiglia e una nutritissima carovana di amici abbiamo scelto le splendide cime di Torre Maggiore, più note nel ternano con l’erroneo nome di Sant’Erasmo.

Facciamo un passetto indietro e fatemi spiegare di cosa stiamo parlando…

Come ben saprete, la città di Terni sorge all’interno di una vera e propria conca naturale, circondata da una imponente schiera di monti che, oltre a fornire una certa forma di protezione, custodiscono una serie di splendidi gioielli tra paesi da scoprire, tesori archeologici da ammirare e gemme naturalistiche di incomparabile bellezza.

Monte Eolo - Cesi - Terni
Monte Eolo – Cesi – Terni

Lungo le pendici del Monte Eolo c’è il paese di Cesi che, dentro alle sue imponenti mura di cinta, custodisce numerosi palazzi nobiliari in cui sono visibili vecchi “metodi” di difesa, come botole per agguati fulminei ed attrezzi per il lancio di “vecchie munizioni”.

Agglomerato urbano dai tempi dell’antica Roma, Cesi è stata la capitale del Feudo degli Arnolfi nel medioevo ed il suo territorio si fonde con i Monti Martani, sormontata dal Monte Torre Maggiore.

Seguendo la stradina che lambisce il perimetro esterno di Cesi, risalendo il costone della montagna ed attraversando i boschi che rivestono le pareti della montagna, dopo appena quattro chilometri, si raggiunge l’Eremo di Sant’Erasmo, una sontuosa ed imponete costruzione, in origine, di epoca pagana.

Eremo di Sant'Erasmo - Cesi - Terni
Eremo di Sant’Erasmo – Cesi – Terni

Il tempio principale del santuario era probabilmente dedicato a Marte italico, Dio agreste e fecondatore, pacifico guaritore e protettore, guardiano dei campi e dei confini.

Questo magnifico luogo, eretto a 1120 metri sul livello del mare è la meta di ternani e di amanti delle scalate, ma contrariamente a come avrebbero scelto di fare molti dei miei concittadini e non solo loro, io e la comitiva con cui ero, abbiamo scelto di non fermarci li per campeggiare, ma di proseguire, fino a raggiungere la cima.

La strada da asfaltata è diventa bianca, ricca di sassi e con qualche pietra di dimensioni discrete che troneggiava ai bordi della strada, dopo esser rotolata dal costone.

Dopo aver camminato cautamente con le nostre auto, siamo giunti al termine della strada e lo spettacolo, che era li ad attenderci, toglieva letteralmente il fiato.

Panorama dalla cima del Torre Maggiore
Panorama dalla cima del Torre Maggiore

Guardandoci attorno, sembrava di essere ad un  passo dalle nuvole; le montagne circostanti erano tutte più basse e si poteva scorgere nitidamente la città di Todi da un lato ed il Monte Vettore dall’altro.

Monte Eolo Terni
Monte Eolo Terni

La sensazione di essere un tutt’uno con la natura era palpabile e l’aria salubre riempiva i nostri polmoni, avidi di un po’ di pulizia dallo smog cittadino.

Qualche centinaio di metri a piedi per arrivare ad una zona attrezzata con camini e tavoli, che erano lì a nostra disposizione per poter trascorrere una “domenica fuori porta”, ricca di sole, aria pulita e conviviale serenità.

Vedere i bambini scorrazzare tra il verde della natura, sentire l’odore della legna ardere e della carne cuocere sulla brace, ascoltare le risate spensierate della compagnia, il tutto in una cornice da sogno, mi ha regalato una quiete senza precedenti e, tutto questo, ad una decina di chilometri dalla Manchester italiana.

Come ho già detto in altre occasioni, la città di Terni è una piccola provincia, con molta storia alle spalle e pochi reperti architettonici da mostrare, grazie ai bombardamenti subiti, ma conserva in se e nel proprio territorio, decine e decine di perle da ammirare, conservare e proporre a chi vuole conoscere il Cuore verde d’Italia.

 

 

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