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Tra dialetto e tradizione, Fucile, Poli e Giulio Forte raccontano un po’ di Terni

“ Il sogno del ternano è andare ad Amsterdam e poi a Bogotà e non tornar più…”

Questo è uno dei cori che si cantano allo Stadio Libero Liberati di Terni, monumentale e splendida opera di edilizia, costruita tra il 1962 ed il 1969, dimora della Ternana Calcio 1925.

Questo slogan è, un po’, la fotografia della filosofia socio economica della Terni del nostro tempo, ma non soffermatevi al messaggio superficiale che si può palesemente intuire… non è banalmente l’espressione della volontà di abbandonare la nostra terra, per andare a cercare divertimento ed una vita migliore, altrove… è, in realtà, la fotografia di un popolo che non vuole arrendersi, che sa di meritare una vita migliore.

Questo modo per comunicare la volontà di “non mollare” è affiancata da frasi dialettali che confermano e rafforzano questo punto di vista, partendo dal rinomato “Daje mo’!” allo slogan proposto in “tutte le salse” possibili ed immaginabili: “Semo nati pe’ tribbolà!”, che riempie i post dei social network, i muri della città e la bocca dei ternani che vanno allo stadio e non solo.

Tutto questo preambolo per presentarVi alcune persone, più o meno rinomate nel territorio ternano e nazionale, che hanno fatto del dialetto ternano e della Ternana un prodotto artistico da portare, con orgoglio, in giro per il mondo, anche e soprattutto attraverso il mondo virtuale di internet; sto parlando di: Edoardo Fucile, nome d’arte Vinyasa e di Daniele Poli, storico cameramen di Tele Galileo.

Edoardo Fucile, rapper di Acquavoglierà, ha unito una notevole quantità vocaboli e modi di dire dialettali ternani, in un bel “patchwork” e ne ha tirato fuori un testo che fotografa una parte di quello che è l’essere ternano.

“A pippa de coccu”, un brano strutturato metricamente in modo ineccepibile, ha aggiunto un pizzico di polemica sociale, una copiosa dose di simpatia e qualche termine popolare, forse una “ ’nticchia” troppo colorito, ed è riuscito a raccontare la lingua dialettale ternana in modo alternativo, moderno e “ganzo” (termine dialettale ternano che sta ad indicare un qualcosa od una persona positiva, simpatica, che stupisce positivamente).

Il brano di Edoardo sta spopolando sia sui Social Network, tam tam moderno, e su Youtube, la moderna enciclopedia mondiale, accessibile da tutti e che contiene realmente, un po’ di tutto.

Daniele Poli, certamente con mezzi differenti, dopo aver cominciato la sua carriera nel mondo della tv nella tv locale Tele Galileo, è, ovviamente ed evidentemente, cresciuto professionalmente, diventando un notevole Registra e Direttore della Fotografia, tanto da aver avuto esperienze e riconoscimenti a livello nazionale ed estero.

Ultima soddisfazione professionale, in ordine cronologico, è stato l’essere stato selezionato al BCN Sport Film Festival di Barcellona, il festival del cinema sportivo più importante al mondo, con il suo “corto” intitolato “The Player”.

https://www.youtube.com/watch?v=lno-wFSyPqs

Questo magnifico Cortometraggio è dedicato all’ex giocatore delle Fere, Giulio Forte ed all’impresa compiuta dalla sua Ternana, svariati anni orsono, quando conquistò magistralmente la promozione in serie C1.

Forse non è stato un caso che sia uscito sugli schermi di Tele Galileo e distribuito su internet, proprio pochissimi giorni fa… proprio in occasione della mirabolante impresa compiuta dalla Ternana 2016/17 in quest’ultimo campionato di Serie B, in cui, grazie al Mr. Liverani ed ad una squadra recuperata psicofisicamente, in sole 13 giornate, il team è stato in grado di aggranfiare una salvezza diretta, partendo dall’ultima posizione di classifica.

The Player non racconta solo un evento, ma trasmette emozioni indescrivibili, riuscendo a far comprendere a qualsiasi neofita del mondo calcistico, le reali emozioni vissute da chi è calciatore professionista, del vincere e, soprattutto, di quel che si prova dopo il ritiro ufficiale da questo mondo… argomento, in questi giorni, molto in voga, grazie al ritiro di Francesco Totti.

Come ho già ripetuto più e più volte, Terni è una città che merita di essere visitata e vissuta, un territorio ricco di bellezze e di luoghi meritevoli di esser visitati, e le persone di cui vi ho parlato oggi sono un ulteriore esempio che questo territorio è anche ricco di passione da e per questa terra.

Come dice lo stesso Giulio Forte: “Non so perché la mia vita mia ha portato a giocare in questa parte dell’Umbria, ma è qui che avrei voluto finire la mia carriera”.

Terni, Ternana e ternani, sono un legame forte e pieno di pathos, che, anche chi viene da fuori, può sperimentare ed apprezzare.

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