Francesco Allegretti
Buon approccio alla gara dei rossoverdi, che hanno tentato di imporre subito il fraseggio , tipico di questa stagione, anche se a prevalere è stata una lunga fase di studio, durata fino alla punizione fischiata a Salzano, al 10 minuto.
La punizione, battuta da Valente, ha consentito di registrare il primo tiro in porta della partita, cui è seguita la seconda conclusione di Lorenzo Lucca, che si è inserito in mezzo alla difesa, scatenando la risposta provvidenziale di Iannarilli.
Altra occasione del Palermo, al 22′ con Crivello, chiuso benissimo ancora dall’ottimo estremo rossoverde, cui va la palma del migliore in campo nei primi 45 minuti di gioco.
Prima conclusione rossoverde degna di una qualche nota: il tiro di Furlan al 24 mo.
Cambio doppio al 28° minuto, con fascia destra rivoluzionata dall’ingresso in campo di Laverone per Defendi e di Peralta per Partipilo, entrambi acciaccati.
Bisogna giungere poi al 36° minutoo per registrare la seconda conclusione delle Fere, sempre con Furlan, imbeccato da Falletti che aveva ricevuto una verticalizzazione centrale da parte di Boben.
Forse la migliore azione di una partita ragionata e tattica fino alla fine del primo tempo.
Da segnalare l’ammonizione a Furlan che si gioca il jolly per fermare Lucca, lanciato a rete e che poi batte alto la punizione.
Confermata la palma del migliore in campo all’intervallo a Iannarilli.
Il secondo tempo si apre subito con il goal del Palermo, grazie alla deviazione di testa sottorete dell’ottimo Lucca che insacca sorprendendo Boben ed in generale la difesa rossoverde, non impeccabile quest’oggi.
Tutta la manovra non pare essere utile però per ribaltare il risultato di svantaggio ed il passare dei minuti anzi vede il Palermo quasi raddoppiare con una grande occasione di testa.
Giunge inaspettato, nonostante qualche precedente timido tentativo, il pareggio di Falletti che sfrutta una rocambolesca azione, insaccando da pochi metri.
L’ingresso in campo di Raicevic e Ferrante scuote un po’ gli avanti, ma la manovra rossoverde non ha la fluidità di sempre.
Lampante l’assenza di Proietti nel suo ruolo di perno del centrocampo, insostituibile essendo gli altri compagni di ruolo più incursori.
Stratosferica la traversa nel finale di Falletti, migliore in campo nel secondo tempo.
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