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La Cremonese vince, ma la Ternana dimostra di essere “LA TERNANA”

Dopo tante vicissitudini, tra quarantene ed impegni prioritari, ieri sono riuscito a tornare sui gradoni della mia amatissima Curva Est, ed è stato emozionante come mia la prima volta, di tanti e tanti anni fa.

Oggi compio 49 anni e, sinceramente, ieri sono andato al Liberati, sperando che la Ternana mi avrebbe regalato, per l’occasione, quella gioia che volevano tutti i tifosi delle Fere, presenti e non.

Nonostante il risultato, ci sono riusciti ugualmente e, per questo, li ringrazio!

Il gol del 2 a 2, poi annullato per fuorigioco, è stato come un’incontenibile esplosione di emozioni nel cuore.

Peccato per il risultato finale del match, ma, calcolando le numerose assenze nelle Fere, il forte vento che non ha reso semplice giocare al Liberati ed un arbitraggio, in alcuni tratti, da rivedere, l’impegno della squadra è stato sontuoso.

Si, devo ammettere che nel primo tempo ci sono stati troppi passaggi imprecisi, a mio avviso, ma la Ternana è cresciuta nel corso della partita, dimostrando che è fatta di uomini incapaci di arrendersi.

… la mia vita, racchiusa in un centinaio di pagine. (di Massimo Santafè)

Abbiamo giocato a viso aperto con quella che, ad oggi, è la capolista e non penso sia stata, per loro, una partita semplice e comoda, quindi, senza scendere nei particolari, sento di dover dire ai ragazzi della Ternana: “Bravi!!! Terni è con voi, come sempre e per sempre!

Il prossimo turno ci vede ancora più in difficoltà, parlando di indisponibili, ma sono convinto che ci sarà una grande prova di carattere della squadra, l’ennesima, che ci permetterà di guardare avanti, dando ancora più fiducia a Mister Lucarelli ed a tutti i giocatori rossoverdi.

Mattia Proietti (Foto di Ternanalive.it)

Voglio fare i miei personali auguri al nostro Mattia Proietti, che, come me, oggi festeggia il suo compleanno, in una classica domenica ternana di febbraio .

Le Pagelle di Corridore:

IANNARILLI: incolpevole sui due goal dove il merito è del vento, dalla sua parte due interventi miracolosi; 7

DEFENDI: non molla mai, attacca e difende con la verve di un ventenne e nei momenti di maggiore difficoltà suona la carica; 7,5

SORENSEN: un paio di errori che potevano costare cari, per il resto discreta partita, forse è stanco; 6

BOGDAN: una indecisione causata anche da un rimpallo e poi una gara precisa e determinata e l’assist a Pettinari che alla fine del primo tempo poteva portarci in vantaggio; 7

CELLI: buona gara di dinamismo, qualche errore in appoggio ma sempre determinato; 6,5

PAGHERA: ottima prova di Fabrizio, macina chilometri ed è sempre pronto a colpire anche in avanti; 7

PROIETTI: regge il centrocampo in modo illuminato, verticalizzazioni, interdizione e prende tante botte; 7,5

SALZANO: sufficiente nel primo tempo, bene nella ripresa: non sbaglia nulla; 6,5

PARTIPILO: gara di sostanza, dribbling, pericoloso di testa, sempre pronto in copertura; 7,5

PETTINARI: pericoloso di testa in due occasioni, divora il goal che poteva cambiare la partita alla fine del primo tempo; 6

FURLAN: corre come un ossesso, attacca e difende con rara intensità: ritrovati; 7

CAPONE: tanto movimento, qualche errore, sostanzialmente sufficiente; 6

MAZZOCCHI: entra e trova il momentaneo pareggio, lotta su ogni pallone e cerca in tutti i modi di portare a casa un risultato positivo; 7

MARTELLA: non incide, anzi compie un paio di errori non da lui, deve ritrovare la forma; 5,5

PERALTA: tanta voglia, pochi minuti di gioco ma un paio di spunti; 6

KOUTSOUPIAS: si fa notare nel finale per l’impegno e la determinazione; 6

LUCARELLI: oggi abbiamo visto la sua Ternana, fatta di grinta e voglia di lottare, pur mancando giocatori determinanti riesce a schierare una squadra equilibrata che gioca con il coltello tra i denti; anche in panchina sembra diverso, più aggressivo: gestisce al meglio il turnover, la sconfitta “immeritata” non incide sulla valutazione; 8

Voglio spendere solamente pochi attimi sul commento del signor Galliani, rispetto la nostra amata Terni, riportando un post di Facebook, tanto lungo quanto bello, del nostro concittadino Stefano de Majo:

Un sentito grazie al Senatore Galliani che ha citato Lord Byron nel definire Orribile Terni” PERUGIA È BELLISSIMA. TERNI È ORRIBILE. C’È UN ABISSO TRA TERNI E PERUGIA “.

Dopo aver per anni dato spunto a comici nazionali con le sue note gaffe per via di battute fuori luogo accompagnate da una mimica facciale a dir poco esilarante, questa volta il dirigente del Monza, già Milan, dall’alto del suo doppio incarico istituzionale di vice presidente della lega di serie B e ancor più di Senatore della Repubblica, che imporrebbe di essere super partes, ha dato sfoggio di stile, eleganza e non comune cultura.Galliani ha infatti unito per elogiare Terni, accanto al giudizio su Perugia, definita a ragione ” bellissima “, un concetto caro ai romantici di “orrido e sublime” che trova rispondenza proprio in quell’orribile citato non a caso da Galliani nel suo riferimento a Terni.

Quella definizione ” Terni è orribile” fa del buon Galliani un raffinato e moderno estimatore della città che fu tra le più amate dai futuristi nel primo novecento, come già l’amò Byron nell’800.Lord Byron che amò e soggiornò a Terni coniò in versi un magnifico manifesto di “in coming turistico” sull’orribile bellezza di questi luoghi grazie al quale per oltre tre secoli molti artisti e letterati convennero a Terni da ogni parte d’Europa, come tappa imprescindibile del loro Grand Tour.

Viaggiatori giunti non solo come Galliani dalla Brianza ma da ogni altra nazione e capitale del vecchio continente, furono attirati da quella “orribile bellezza” decantata da Byron e così anche pittori come Corot e Turner, poeti come Leopardi, Mary e Percy Shelley, scienziati come Galileo e Leonardo, letterati come Goethe e Moore, musicisti come Mozart, scultori come Canova e Thorvaldsen, Imperatrici come Maria Luisa d’Austria e molti molti altri si ispirarono nei loro soggiorni a Terni.

Nel museo di Storia di New York è esposta una lettera di un anonimo viaggiatore del Grand Tour che nel 1750 ( cit. Simona Menegon ) dopo aver visitato le maggiori città d’arte italiane decantò il paesaggio di Terni, dalle Cascate alle montagne cave di Cesi, nonchè giova ricordare la citazione nel 1867 di Hippolyte Tayne con cui definì la Valternana la sintesi tra la bellezza reale e quella ideale.

Sarà per questo che ancora oggi continuano a soggiornarvi viaggiatori, artisti e uomini di cultura che cercano il non visto e inconsueto che, come giustamente dice il buon Galliani, crea un abisso con altri tipici luoghi umbri.

Da ultimo nei mesi scorsi il Terni Falls Festival ha ospitato, solo per fare due nomi, la curatrice del Thorvaldsen Museum di Copenaghen Margrethe Floryan e il ritrattista ufficiale della Corona danese Lars Phisant ai quali sono serviti diversi giorni di soggiorno e visite guidate per poter apprezzare compiutamente quella che nei secoli gli escursionisti inglesi hanno chiamato la Valle Incantata di Terni.Ma a Galliani, che è un uomo di mondo, è bastata una mezza giornata, recandosi dall’hotel allo stadio Libero Liberati col suo Monza, per dare un giudizio misurato e competente dell’orribile bellezza e dell’abisso che separa Terni dall’altro capoluogo della regione.

Ha ragione infatti ancora una volta Galliani quando dice che tra Perugia ( bellissima) e Terni ( orribile) c’è un abisso, non so se anche qui abbia voluto citare ” l’orrido abisso” di leopardiana memoria nell’ode alla luna o abbia preferito a quella stessa luna l’immagine dello stolto che invece della luna guarda il dito.In ogni caso saprà bene il Galliani che se Perugia incarna la bellezza indiscutibile di ogni altro borgo umbro, tipicamente medievale e arroccato sulle verdi colline, Terni da par suo reca una storia unica e antichissima, la più antica di tutte, più degli etruschi e dei romani, la più antica di ogni popolo italico, secondo Plinio, Strabone, Dionigi e Scilace, una storia che portò gli Umbri ( ovvero i ternani non gli etruschi) fino alla foce del Po e al mare Adriatico.

Ma al tempo stesso Terni incarna una storia moderna, la più moderna di tutte, moderna poiché città futurista, città di velocità e trasformazione, città nata per dar lavoro agli operai giunti da ogni dove, dal Nord come dal Sud d’Italia, città poi rasa al suolo dai 108 bombardamenti, più di Roma e Milano e Perugia messe insieme, poiché Terni era il primo centro siderurgico italiano e secondo in Europa, città nuova e moderna perché ricostruita dalle macerie con il coraggio di chi non si da mai per vinto, perché è una Fera e si rialza ogni volta dall’orribile baratro e rinasce città unica e diversa, da sè stessa e da ogni altra.Aspettiamo dunque Galliani come ospite a Terni e al Terni Falls Festival per commemorare prossimamente tre personaggi che apprezzarono questa ” orribile e sublime città “, ovvero Canova che qui acquistò terre e un palazzo di proprietà a Sangemini per soggiornarvi, Leopardi, che vi passò e soggiornò più volte, di cui la prima fu esattamente 200 anni fa, nel 1822, nell’occasione in cui fece il suo primo viaggio da Recanati proprio per recarsi dal Gran Canova ( che proprio quell’anno morì) e ovviamente Byron, il nostro tour operator, evocando con i loro versi immortali ” l”orrido abisso ” che distingue dalle altre città ” l’orribile bellezza ” di Terni.Che poi abbiamo anche noi i nostri Santi in paradiso, ma i nostri non sono politici, faccendieri o massoni.

Noi abbiamo il nostro Valentino da Terni il santo dell’amore.”

Commento

  • Galliani? Un uomo grigio,,vissuto al
    l’ombra di Berlusconi.Un lacche’ dal sorriso stereotipato,che ha raggiunto incarichi ,grazie al suo Padrone.La “gaffe” o offesa e’ imperdonabile per
    un uomo che ricopre cariche ufficiali
    che non permetterebbero a nessno di
    offendere una Citta’ e la sua Popolazione.

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