La Ternana torna a vincere al Liberati: Ternana vs Reggina 2-0

Termina il digiuno della Ternana con una performance, a mio avviso, di alto livello, ricca di caparbietà, consapevolezza e determinazione.

Finalmente si è vista una squadra che è entrata in campo con la contezza di poter essere la più forte e con l’immensa voglia di esserlo.

Quella di oggi è stata una Ternana priva del suo fantasista più noto, ma che ha saputo far quadrato, puntare l’obbiettivo ed andarselo a prendere, permettendosi anche il lusso di sbagliare un rigore sacrosanto.

Anche il VAR, questa volta, è stato puntuale, “dando a Cesare quel che è di Cesare“, ma Partipilo non ha saputo capitalizzare quest’ulteriore occasione, lasciando una punta d’amaro in bocca.

Detto questo, che dipingo come unica nota stonata di questo match, penso che sia stata una Ternana spumeggiante e concreta, che ha giocato come sa e come spero giochi da oggi in poi.

Tanti tiri che non hanno gonfiato la rete, ma le squadre in campo sono due, si sa, e quindi ci può stare… l’importante è aver fatto quel che le Fere hanno fatto, nel modo in cui lo hanno fatto.

Partipilo, Peralta e Pettinari sono state la mossa che, personalmente, aspettavo da tempo e che credo abbia fatto la differenza, anche se tutta la squadra è stata stupenda.

Defendi e Celli hanno trovato il mio apprezzamento più sincero, disputando una gara intensa e bellissima, così come Sorensen e tutti coloro che hanno calcato il terreno del Liberati, in questo sabato pomeriggio.

Volendo trovare proprio il pelo nell’uovo, posso aggiungere che Koutsoupias, nonostante il grande impegno che ci mette, forse, deve crescere ancora un po’ e la squadra tutta, forse, deve fare scambi più veloci, tenendo meno a lungo la palla, ma io non sono un tecnico e quindi il mio parere è strettamente personale.

In conclusione, splendida partita dei rossoverdi che tornano al successo e lo agguantano in casa, regalando una grande gioia alla tifoseria ternana.

Le Pagelle di Coglitore:

IANNARILLI: prestazione importante, sicuro nelle uscite e miracolo quando salva su un colpo di testa che avrebbe riaperto il risultato; 7

DEFENDI: chiude tutti i varchi sulla sua fascia di pertinenza, attacca quando necessario e chiude in mediana: una garanzia; 7

SORENSEN: muro invalicabile, chiude tutti i varchi agli avanti calabresi, Montalto compreso; 7,5

CAPUANO: partita attenta, diligente con un solo errore in disimpegno che però recupera alla grande; 7

CELLI: pistone inarrestabile, esce per l’ennesimo infortunio; 7

KOUTSOUPIAS: gesti tecnici notevoli, intelligenza tattica e ottima fase di copertura: unico appunto laddove invece di cercare la porta in area di rigore pecca di altruismo e mette la palla in mezzo intercettata dalla difesa avversaria; 7

AGAZZI: lavoro oscuro e costante, chiude tutti gli spazi e compie verticalizzazioni importanti; 7

PALUMBO: solito dinamismo e tecnica, qualche imprecisione di troppo e il merito di trovare il goal con grande caparbietà; 7,5

PARTIPILO: assist straordinario finalizzato dalla “perla” di Pettinari, per il resto non al top con errori banali sia quando dribbla pure se stesso e conclude con un tiro sbilenco sia quando “di forza” decide di battere il rigore sottraendolo a Pettinari ma con un tiro telefonato; 6

PERALTA: dinamismo, tecnica, colpi di alta scuola e tanta caparbietà: non fa rimpiangere Falletti e questo fotografa la sua prestazione; 7,5

PETTINARI: uno tsunami si rovescia sulla difesa reggina ed il suo nome è Stefano Pettinari: goal straordinario di alta scuola, tre colpi di testa consecutivi in cui anticipa sempre Aya da cui scaturisce il goal del raddoppio, difende sul portatore di palla avversario, cala fisicamente alla distanza ma resta sempre pericolosissimo; 9

GHIRINGHELLI: sostituisce CELLI e lo fa con precisione ed efficacia; 6,5

PROIETTI: entra in partita in modo proficuo distinguendosi per copertura e palloni recuperati; 7

DIAKITE: dinamismo, corsa, cattiveria agonistica: a mio parere è soltanto al 50% delle sue possibilità; 7

CAPONE: buon impatto sulla gara, sfortunato su una conclusione che poteva avere migliore finalizzazione; 6

PAGHERA: pochi minuti ma come sempre tanta voglia e tanta corsa; 6

LUCARELLI: non sbaglia nulla, discute “a ragione” più volte con l’arbitro e stavolta può ritenersi soddisfatto; 8