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Le mura medievali di Terni, nascoste nella città, mentre nuovi ponti uniscono le sponde del Nera.

Nascoste tra le case, dietro le chiese o che costeggiano le aiuole, le antiche mura di Terni ci guardano, attraversando il tempo.

Antica Mappa di Terni
Antica Mappa di Terni

Come più volte ho raccontato, nei miei precedenti articoli, la nostra città,  durante la seconda guerra mondiale, è stata bombardata per ben 109 volte, se non erro, per la presenza della Fabbrica d’Armi e dell’Acciaieria,  conseguenza ovvia, buona parte della Terni storica, non c’è più,  ma, in realtà,  per chi come me adora giricchiare per le strade meno blasonate della città, si ritrovano sprazzi di storia da riconoscere, anche perchè, la nostra piccola cittadina, era già presente nell’età del bronzo ed ha realmente attraversato secoli di vita.

Al centro della famosa Piazza Cornelio Tacito si erge la fontana di Corrado Cagli, oggi ancora in fase di ristrutturazione, e che molti ternani definiscono “la penna ed il calamio”, anche se in realtà è simbolo della forza delle acque che producono energia elettrica grazie Cascata delle Marmore; ma in pochi avranno notano che nelle immediate vicinanze di questa nota piazza, ci sono “mozziconi” delle antiche mura della città medioevale.

Porzione delle antiche mura di cinta di Terni
Porzione delle antiche mura di cinta di Terni

Proprio di fianco alla Banca d’Italia ed in via Aulo Pompeo si ergono questi piccoli, ma affascinanti, muraglioni con, in rari casi, porzioni di torri, ancora identificabili.

Continuando nella ricerca di questo specifico reperto archeologico, possiamo trovare un’altra testimonianza vicino all’ingresso dell’Ex Centro Multi Mediale di Terni, oggi sede di  Uffici comunali e di aziende: una delle Porte d’accesso alla città, nello specifico Porta Spoletina con un pezzo del muro perimetrale ed un torrione.

Torri Porta Spoletina di Terni (Foto di UmbriaON)
Torri Porta Spoletina di Terni (Foto di UmbriaON)

Saltando da un lato all’altro del centro storico ternano, possiamo riempirci gli occhi con lo spettacolo che ci regala  “Porta Sant’Angelo”, da dove ovviamente partivano i muri di cinta, di cui una parte è ancora in piedi e determina quella che a Terni viene chiamata la Passeggiata “sopra” è la Passeggiata “sotto” (per comprendere tali diciture, leggere http://www.iterni.it/la-passeggiata-terni-verde-giochi-tranquillita/)

Dal lato opposto de’ la Passeggiata, si scorge un’altra porzione delle mura storiche ternane, che oggi delimita l’ingresso alla zone della Terni by Night del centro.

Porta Sant'Angelo di Terni (foto di Sandro Porrazzini)
Porta Sant’Angelo di Terni (foto di Sandro Porrazzini)

Un altro reperto della Terni antica lo si può trovare dietro Piazza del Mercato, oggi zona commercialmente poco vitale,  e più precisamente seguendo la stradina che collega la suddetta piazza a Via Anastasio De Filis.

Per recarsi nella rinomata Corso Vecchio di Terni, sede del Teatro Verdi, da Via A. De Filis, si deve attraversare un arco, a mio gusto stupendo, che identifica un’altra porta di accesso delle mura perimetrali ternane… quindi, come si può notare dal mio breve racconto, se si volesse giocare un po’ a nascondino, avremmo diverse testimonianze della Terni medioevale, già ben nascoste e pronte per essere scovate, passeggiando per le vie del centro… unico neo, saremo sempre noi a dover cercare.

Nella mia breve carriera di “marito di un architetto”, ho imparato qualche principio importante di “arredamento” ed il concetto che pochi elementi antichi e pregiati, possono convivere in uno stesso ambiente con altrettanti elementi eleganti e moderni, esaltando a vicenda la propria bellezza, è uno degli insegnamenti che ho assimilato.

Foto di Luca Pisu
Foto di Luca Pisu

La nostra città è così, ha seguito questo principio, presentandosi oggi, agli occhi di chi la guarda, con sporadiche ed inattese perle di storia, come le torri o le Porte della città medioevale, esaltate da nuove infrastrutture, quali i nuovi ponti che attraversano il fiume Nera che, con il loro design elegante e sobrio, conciliano i vari stili architettonici dei palazzi che li circondano.

Foto di Barcarotti Marco
Foto di Barcarotti Marco

Come tutte le città italiane, la mia piccola grande Terni ha le sue pecche, ma, infondo, è tenuta bene e quel poco che ha, vale la pena di esser visto ed apprezzato.

L’uomo dovrebbe imparare dalla storia e Terni, oltre ad insegnare la dignità e la voglia di riscatto di un popolo, l’instancabile volontà del ternano ed il suo totale esser refrattario alla parola “resa”, può insegnare che i conflitti servono quasi solamente a cancellare la storia, ad eliminare tutto quello che sono testimonianze della crescita ingegneristica, artistica, architettonica e civile dell’uomo.

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