La gestione Longarini, per quanto scellerata e, spesso, incomprensibile, aveva quel tempismo, per correre ai ripari, che permetteva di agguantare sempre l’obbiettivo salvezza, ma la costante ed immancabile agonia era diventata realmente corrosiva per le aspettative dei tifosi rosso-verdi.
Dopo 14 anni, se non erro, di un amore non ricambiato e giunto al termine tra la piazza e la famiglia Longarini, la “palla” è passata ad una nuova gestione e ad un nuovo Patròn che, non appena giunto nella conca, ha pronunciato quelle parole magiche che la Terni tifosa di calcio, aspettava di sentirsi dire da anni.
Le prime mosse di mercato, prive di una logica che potesse rispecchiare le parole del Signor Bandecchi, avevano lasciato perplessi molti ternani, come la scelta di un allenatore privo del tesserino d’idoneità per la categoria cadetta, ma la voglia di riscatto era talmente tanta che le promesse fatte alla cittadinanza erano riuscite ad appannare la vista di moltissimi di noi.
Una squadra che non si chiudeva in difesa, nonostante la totale assenza d’esperienza in categoria, un portiere di grido come Plizzari, ma di 17 anni e con tanta necessità di farsi le ossa, hanno abbindolato tanti tifosi che si definivano “innamorati di Pochesci“, ma la verità è che l’inesperienza od un progetto macchiavellico strutturato benissimo, ci hanno portato nell’esatto punto in cui ci troviamo oggi.
Le cinque gare in cui Mariani ha traghettato la squadra da Pochesci a De Canio, sono state l’ennesimo errore o la perfetta mossa di una dirigenza che ha logorato la disponibilità a sognare dei ternani, eccezion fatta per il Derby giocato il 22 Aprile scorso, in cui la squadra e tutti gli addetti ai lavori, hanno esaudito uno dei due sogni più grandi dei tifosi delle Fere.
Le vittorie della gestione De Canio, culminate con una vittoria contro il Perugia ed in rimonta, avevano illuso tutti i frequentatori del Liberati che ci saremmo salvati, facendo ricredere perfino gli scettici.
La triste realtà dei fatti è che la Ternana Unicusano è una squadra con delle lacune tecniche e di concetrazione, oltre ad aver alcuni giocatori che, dopo i primi quindici minuti, tirano i remi in barca rinunciando a correre ed a lottare, buttando così all’ortica tanti sforzi messi in campo dai compagni.
Due partite ancora, prima dell’ultimo triplice fischio di questo campionato; ancora centottanta minuti per sperare di salvare il salvabile, nonostante le numerosissime defezioni in campo, ma c’è da sottolineare un fatto: al termine della partita con il Palermo, la tifoseria ternana ha contestato grandemente il Patròn Bandecchi, venuto ad assistere all’incontro a bordo campo.
Fuori dallo stadio la contestazione è proseguita, per non parlare delle dichiarazioni che alcuni tifosi hanno pubblicato sui social, chiedendo che la proprietà e la dirigenza abbandonino la piazza.
Personalmente, non riesco a comprendere questa stagione, come non comprendo, nonostante l’inesperienza in materia, come un imprenditore lungimirante e che si è costruito da solo, possa non aver compreso i tanti errori commessi, ma quel che non capisco è: come può una tifoseria d’esperienza come quella ternana, accettare il rischio di rimanere senza una società?
La serie C la conosciamo e penso che dovremmo dar tempo al tempo, perchè sia la stessa Unicusano a dimostrare che quest’anno è stata inesperienza, facendoci risalire subito di categoria.
Voci di corridoio parlano di una società che già si sta muovendo sul mercato per creare, sin da subito, una compagine all’altezza di qualunque categoria dovrà affrontare.
Personalmente spero che il Signor Bandecchi, almeno per un altro anno, scelga di non dar peso alle richieste di una parte della tifoseria, ma si prodighi a creare un team forte, confermando i giocatori migliori ed acquistandone altri di caratura elevata, così da smentire, con il suo operato, le idee “complottistiche” che sono nate nella mente di alcuni di noi.
Come dico sempre a me stesso e sfruttando questo principio come fonte ispiratrice anche per questo blog: “Bisogna esser positivi”, pertanto guardiamo le cose con occhi nuovi… una dirigenza inesperta può sbagliare, soprattutto se consigliata male, inoltre non conosciamo i progetti della proprietà, ma non credo che un imprenditore voglia essere uno sconfitto, in primis, e perder soldi, in seconda battuta, quindi voglio continuare a credere che è stato un anno realmente “uscito male, ma dal quale saranno tratti gli insegnamenti giusti per risorgere in modo repentino e roboante.
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