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Terni, col suo abito più bello, augura un buon 2022.

Mossi dalla speranza che questo periodo sventurato si stia avvicinando alla sua conclusione, succubi dell’ultimo colpo di coda di un animale, speriamo, colpito a morte, la città di Terni affronta queste feste di fine anno, indossando il suo abito migliore.

Foto di Massimo Santafé

Onestamente non l’ho mai vista così splendente ed elegante e, per questo, tutta la cittadinanza deve ringraziare classe politica locale, che ha fatto un lavoro sontuoso, ridando lustro ad una città ferita pesantemente dalla crisi e da questa pandemia feroce.

Aver, finalmente, restituito a tutti i ternani la magnifica “Penna e Calamaio“, che svetta a Piazza Cornelio Tacito, è stata la ciliegina su una torta magnifica, fatta di luci e coreografie che fanno apparire la piccola grande Terni come una città meritevole di citazioni e di rilancio.

Il turismo, ambizione che per troppo tempo non è sembrato all’altezza della provincia meridionale umbra, oggi appare veramente alla portata di un territorio martoriato, ma ricco di preziosi gioielli, racchiusi in eccellenze dello sport e della musica, nonché in monumenti, paesi che la circondano, bellezze naturali ed arte culinarie.

Augurando un 2022 che sia l’ultimo tratto di quel tunnel che, da ormai due anni, stiamo tutti percorrendo faticosamente, voglio regalare alcuni scatti fatti dal sottoscritto e trovati in internet, per far vedere a quanti leggeranno queste mie poche righe, quanto sia dolce e bello vivere in questa città, fatta d’acciaio e d’amore.

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