La Ternana: una squadra che stenta a farsi riconoscere e che, forse, fatica a scrollarsi di dosso i postumi del “sonoro schiaffone” preso a Catanzaro.
La compagine rossoverde scende timida in campo e prima di prendere coraggio, ritornando ad essere una parvenza della squadra conosciuta da tutti, fa trascorrere quasi tutta la partita.
Il primo tempo, insipido e quasi totalmente privo di tiri in porta, racconta di una Ternana che non da emozioni e di un match che sembra destinato ad un finale a porte inviolate.
Il Francavilla, d’altro canto, dimostra di aver fatto i compiti a casa, giocando come se non avesse nulla da perdere e facendo tutto quello che necessita per tenere a bada la “prima della classe“.
Aggiungendo all’impegno profuso dai pugliesi: le marcature raddoppiate su Falletti e su quanti sono rinomati come “giocatori pericolosi“, ed un campo sintetico di qualità al limite della sufficienza, ecco che si può dare una spiegazione parziale alla prestazione delle Fere.
Levando, però, tutte le attenuanti sopra citate, la Ternana non ha comunque sia brillato, soprattutto in: cattiveria, precisione e nell’essere cinica.
Nel secondo tempo si sblocca la partita con un rigore calciato da Falletti, ribattuto da Costa ed insaccato dallo stesso rigorista, rimasto in agguato nell’area di rigore.
Bisogna dire che il folletto rossoverde aveva battuto una buona punizione nel primo tempo, ma non balisticamente coerente con il suo standard.
Purtroppo, come accade troppo spesso ultimamente, e non mi riferisco solo alla scorsa partita, ci sono errori di distrazione che la nostra Ternana commette oramai di frequente e che vengono quasi attesi e colti dagli avversari, compromettendo sistematicamente il risultato del match.
In questa domenica di Marzo abbiamo assistito ad un doppio errore del reparti difensivo, che permette a Caporale, del Francavilla, di crossare in area e ad Adorante di schiacciare in porta, agguantando il pareggio.
Come direbbe il grande Califano: “Tutto il resto è noia“, almeno fino all’ 80° minuti, momento in cui la Ternana sembra svegliarsi e prendere coraggio, ma ormai è troppo tardi ed i pugliesi braccano gli uomini di Lucarelli senza pietà, non permettendo il guizzo necessario per vincere.
La partita, personalmente, non mi è piaciuta, ma la Ternana va comunque sia a punti e, nel panorama del campionato, tutto è ancora in ballo, soprattutto perché il vantaggio sulla seconda non è poi così esiguo e ci sono sia partite da giocare che partite da recuperare.
Forse non festeggeremo la vittoria del campionato con largo anticipo, come avremmo pensato fino a poco tempo fa, ma di certo abbiamo tutte le carte in regola per agguantare l’obbiettivo finale.
Le Pagelle di Corridore:
IANNARILLI: solo una parata fino al goal subito dove non sembra responsabile; 6
DEFENDI: primo tempo col freno a mano tirato, ripresa meglio ma non ai suoi livelli; 6
BOBEN: buona gara senza errori e prova a spingere in più occasioni senza però creare disagi agli avversari; 6,5
KONTEK: impreparato sul goal del pareggio per il resto normale amministrazione; 5
FRASCATORE: insieme a Kontek si perde Adorante, per il resto spinge ma senza mai essere incisivo; 5
PAGHERA: partita discreta, in un paio di occasioni potrebbe provare a calciare in porta ma soprassiede; 6
PALUMBO: il migliore finché resta in campo sostituito da Lucarelli senza che fosse ammonito o diffidato; 7
PERALTA: non incide mai e spesso perde qualche pallone di troppo: insieme a Furlan si dimentica di Caporale che effettua il cross da cui arriva il pareggio; 5
FALLETTI: non è in forma e lo si vede anche sul rigore che sbaglia per poi ribattere in goal; 5,5
FURLAN: pessima partita senza mai un affondo degno di nota: si perde letteralmente Caporale sul cross del pareggio; 4,5
RAICEVIC: buona gara dove lotta come può e si guadagna un rigore; 6,5
SALZANO: sostituisce Palumbo senza incidere in alcun modo; 5,5
FERRANTE: tanta voglia, sgomita, lotta ma senza incidere: lontano parente del bomber dell’anno passato; 5,5
PARTIPILO: entra bene e cerca in tutti i modi di impensierire gli ex compagni; 6,5
VANTAGGIATO: gioca poco ma entra con la cattiveria giusta senza però riuscire a trovare il goal; 6
TORROMINO: stessa valutazione di Vantaggiato; 6
LUCARELLI: non si comprende il cambio di Palumbo e l’ingresso ritardato di Vantaggiato ma lui è il mister e non si discute; 6
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