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Enea Armeni: illustre inventore che pochi a Terni conoscono come concittadino.

Tutti i ciclisti moderni devono un “grazie” ad Enea Armeni: piedilucano e ternano illustre.

Ci sono amicizie che non si logorano con il tempo, nonostante le “botte” a cui la vita le sottopone, e mai nessuno, più di un ternano, ha il diritto di definirle “inossidabili“.

Non so se è dipeso dall’avvicinarsi, a grandi passi, delle festività natalizie o se è stato semplicemente frutto di un bisogno estemporaneo, ma, pochi giorni fa, il mio caro amico Emanuele Tolomei, di cui vi ho già parlato in un altro articolo, mi ha chiamato per invitarmi ad una vera e propria reunion.

Massimo Santafè ed Emanuele Tolomei cantano nuovamente insieme, dopo anni ed anni, e non da soli, ma condividendo i microfoni con Marco Rea e Paolo Sensidoni… il tutto nella splendida cornice di Piediluco, ospitati dal Bar Turismo; location gradevole, accogliete, con una cucina di qualità ed un clima, oserei dire, più che familiare.

Emanuele Tolomei e Massimo Santafè
Emanuele Tolomei e Massimo Santafè

Certe occasioni non si possono perdere, ma vanno colte al volo e godute fino in fondo ed io non me lo sono fatto ripetere due volte… presa la palla al balzo e, come se non avessi altro a cui pensare, ho contato tutti gli attimi che mi separavano da quell’appuntamento.

Abbracci, strette di mano e tante risate, in un aperitivo pre-serata che mi ha scaldato il cuore, nonostante l’umidità del lago, ma, tra le tante chiacchiere e le barzellette che ci siamo raccontati, attorno al tavolo del Bar Turismo, una cosa, raccontata proprio da Emanuele, ha catturato la mia attenzione, ronzandomi in testa da giovedì sera, fino ad oggi: “…ma voi lo sapete che l’inventore del cambio della bicicletta è di Piediluco?”

Brevetto cambio bicicletta di Enea Armeni (Foto di www.piediluco.eu)
Brevetto cambio bicicletta di Enea Armeni (Foto di www.piediluco.eu)

La cosa mi ha letteralmente lasciato perplesso, perchè dovevo ammettere la mia totale ignoranza rispetto a questo personaggio che, di certo, da lustro al nostro territorio, ma questo, com’è giusto che sia, non ha fatto altro che accendere la mia curiosità, debitamente stuzzicata dal mio caro amico.

Oggi, accostandomi alla tastiera del computer, non ho avuto affatto dubbi su quale argomento trattare, per il mio ennesimo articolo: Enea Armeni, ternano, ma soprattutto piedilucano, che ha incarnato, palesemente, lo spirito indomito e ferreo dell’abitante della Conca ternana.

Nato nel 1909, lavorando nella bottega artigiana del padre, che era un notevole fabbro, aveva anche la passione per la bicicletta, tanto che: “La prima bicicletta la costruì artigianalmente con i pezzi rimediati da un falegname che aveva l’officina sotto casa sua, poi divenne un corridore amatoriale e proprio lungo le strade bianche e in particolare nelle salite da Terni a Marmore che erano particolarmente aspre e faticose cominciò a pensare a questa invenzione” racconta la figlia Maria Armeni.

Il sito della pro-loco di Piediluco dedica, al suo illustre concittadino, un articolo che lo racconta e lo descrive come “lavoratore di testa e di braccia”, ma anche come un grande imprenditore che, dalla piccola bottega artigiana locale, ha dedicato la sua attenzione e la sua vita a varie attività, tra aziende di trasporti e produzioni di velocipedi.

Logo F.lli Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)
Logo F.lli Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)

I lavori in ferro battuto di Enea Armeni sono tutt’oggi presenti e sparsi per Piediluco, raccontando la sua passione ed il gusto estetico che tutti, a ragione, gli riconoscono, ma, soprattutto, la tenacità e la mente sempre in movimento, pronta ad affrontare ogni sfida, con la perentoria decisione degna di un ternano figlio della “Grande Guerra” e sopravvissuto anche alla Seconda Guerra Mondiale.

Enea Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)
Enea Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)

Le poche foto che si trovano in rete sono, comunque capaci di trasmettere la passione che Enea Armeni nutriva per le sue attività, dalla Bottega di Fabbro alla produzione di biciclette, dalla Fornace per laterizi all’azienda di trasporti; un uomo forte e determinato che, in una realtà storica ed economica, di certo, non semplice, ha saputo rimboccarsi le maniche ed aguzzare il suo ingegno, non solo per creare una prospettiva alla sua vita, ma dando un lavoro ed un futuro anche a molti suoi compaesani.

Enea Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)
Enea Armeni (Foto del sito www.piediluco.eu)

Pensare che le biciclette, dalla loro prima apparizioni, non avevano la ruota motrice libera e quindi le gambe e la ruota che da movimento al velocipede, avevano perennemente “lo stesso destino”, fa sorridere; riflettere sul fatto che sulle biciclette non esisteva un sistema di marce, ma il solo modo per cambiare i rapporti tra pedalata e ruota, era cambiare il diametro della ruota stessa, oggi sembra assurdo; pensare che tutto questo è stato cambiato, e per sempre, da un piedilucano, personalmente riempie di orgoglio.

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